Burgo Group

Burgo Group riorganizza l’infrastruttura di comunicazione e punta su innovaphone

“Cartiere Burgo”: un nome che, almeno per sentito dire, tutti conosciamo, diventa nel 2007 “Burgo Group Spa”. È oggi un vero e proprio gigante multinazionale all’avanguardia nel settore cartario. Di fondo, ogni “cosa”cartacea che ci troviamo in mano, può parlarci di Burgo Group: dal quotidiano alla rivista patinata, dalla bottiglia di minerale con la sua etichetta al libro per bambini, dalla shopping bag al poster ed altro ancora.

Fondata come “Cartiera di Verzuolo ing. Burgo & C” nel 1905 da un’intuizione dell’ing. Luigi Burgo, già nel 1918 è il maggior produttore cartario italiano. Nel corso dei decenni, la società si specializza in soluzioni di produzione ecosostenibili, aspetto essenziale della sua filosofia, inizia la produzione di nuove carte (ad es. da imballaggio, alimentari, per il packaging) e apre nuovi business sviluppando le centrali elettriche degli stabilimenti e rafforzando il suo impegno nella produzione di materie prime. L’apertura negli anni ’90 dello stabilimento di Burgo Ardennes in Belgio, uno dei più grandi all’estero e dove la produzione cartacea si integra a quella di cellulosa a minimo consumo di acqua, segna il passaggio a una forte internazionalizzazione.

Diventata nel 2007 “Burgo Group Spa”, è oggi uno dei principali produttori europei di carte patinate, un vero e proprio “sistema” che si sviluppa intorno al mondo della carta: produzione, distribuzione, riciclo della carta e lavorazione di prodotti forestali, studio, progettazione, realizzazione ed engineering di impianti cartari, ma anche factoring ed energia.

Burgo Group, con sede principale ad Altavilla Vicentina, opera con 12 stabilimenti produttivi in Italia e all’estero, varie controllare come ad esempio Mosaico srl, Burgo Distribuzione Srl, Burgo Factor Spa, Burgo Energia Spa e molte sedi commerciali sparse in tutto il mondo. Gli stabilimenti produttivi in Italia sono ad Avezzano (AQ), Chiampo VI), Duino (TS), Lugo (VI), Sarego (VI), Sora (FR), Tolmezzo (UD), Treviso (TV), Verzuolo (CN) e Villorba (TV). All’estero è presente in Belgio, Francia, Spagna, Germania e Polonia.

 

Una infrastruttura eterogenea, esigenze ben specifiche


“Eravamo ormai arrivati ad una situazione difficilmente sostenibile” esordisce Ivan Nodari, Responsabile IT di Burgo Group “La continua crescita della società ci aveva portato a dover gestire un’infrastruttura ICT in generale e telefonica in particolare estremamente eterogena dove dovevano convivere soluzioni digitali ed analogiche di tanti differenti produttori, con tutte le difficoltà che ne derivano.”

A centrali Meridian si affiancavano, infatti, soluzioni di Aastra, Ericson, Siemens ed Ascom. L’eterogeneità non era, comunque, l’unico problema da risolvere: una società con numerose sedi e stabilimenti in Italia ed all’estero voleva poter abbattere i costi delle comunicazioni affrontando la trasformazione dell’infrastruttura in modo tale da non pregiudicare gli investimenti già effetttuati.
Per la progettazione e la realizzazione della nuova infrastruttura, Burgo Group ha scelto IPway Srl, Rivenditore di innovaphone con sede a Vicenza che offre ai propri Clienti servizi e sistemi VoIP, di Unified Communications, Applicativi Software e Web, Reti Wireless, Networking, Infrastrutture per Data Center, Sicurezza e Monitoraggio delle Reti Informatiche, Audio e Video Comunicazione, Videosorveglianza IP e di Cablaggio Strutturato.

Il progetto, per il quale IPway ha potuto contare sul supporto di EDSlan, distributore di innovaphone, partiva da un’ infrastruttura telefonica molto complessa sviluppata su molti siti (ca. 15) diversi fra loro per tipologia (direzionali, commerciali, produttivi) e quindi per necessità (terminali fissi, cellulari, tablet e altri apparati mobile, fax, apparati DECT, rubriche, piani di numerazione, allarmistica).

 

La “Soft Migration” di innovaphone: soluzione vincente


“La sfida che ci siamo trovati ad affrontare non è stata delle più semplici” continua Simone Frison, Amministratore Delegato di IPway “La criticità principale da superare era quella di doversi confrontare con un parco macchine installato eterogeneo ed al contempo ormai obsoleto in contrasto con quelle che erano divenute le esigenze del Gruppo e poter contare su omogeneità di servizio, aumento di prestazioni, integrazione tra telefonia fissa e mobile, mantenimento di alcuni servizi come quelli relativi all’allarmistica, alta disponibilità e affidabilità del sistema, migrazione graduale dell’infrastruttura, contenimento dei costi telefonici e di assistenza. Sapevamo che la soluzione innovaphone era quella giusta: aperta, conforme agli standard, sicura, potente e con un ottimo rapporto qualità/prezzo”.
Ancora una volta, il concetto di “Soft Migration” di innovaphone si è rivelato vincente. La migrazione graduale ha permesso di integrare nell’infrastruttura e di utilizzare fino all’ultimo tutti i dispositivi già presenti. In questo modo, gli investimenti per la nuova telefonia IP sono stati spalmati nel tempo ed è stato possibile sfruttare al meglio i contratti in essere, ad esempio per la manutenzione.

 

La realizzazione pratica


La soluzione proposta utilizza gateway IP, successivamente convertiti in centrali telefoniche (PBX), consente di mettere in comunicazione tutte le centrali esistenti e di trasformare un sistema tradizionale in un sistema VoIP con tutti i vantaggi che ne conseguono, sia in termini economici, che di servizi. In un secondo tempo si è intervenuti in ogni singola sede e, senza interrompere la continuità di servizio, i dispositivi esistenti sono stati sostituiti con nuovi apparati VoIP. Dove possibile, sono stati mantenuti gli apparati analogici esistenti. In alcuni stabilimenti sono state installate nuove celle IP DECT, in altri i sistemi DECT esistenti sono stati interfacciati alla nuova centrale VoIP tramite l’utilizzo di Gateway IP.
La piattaforma progettata in una logica master-slave PBX – standby PBX garantisce elevata sicurezza, stabilità del sistema e la possibilità di comunicare anche nel caso di guasto alle linee telefoniche o al PBX.

Oggi il Gruppo Burgo comunica totalmente attraverso una piattaforma VoIP costituita da più di 2.000 licenze (utenti), utilizza terminali fissi e mobili di tipo VoIP, DECT, WiFi e analogici, sfrutta una piattaforma comune con vantaggi quali la rubrica centralizzata, IVR, sicurezza delle comunicazioni, integrazione con i più comuni strumenti di lavoro aziendali quali notebook, PC, smartphone.
Per soddisfare al meglio le disparate esigenze di una soluzione così ampia e complessa è stato implementato, a seconda del sito, l’innovaphone VoIP gateway ritenuto ottimale per la singola situazione. Si spazia quindi dai modelli IP6010 ed IP6000 agli IP0010, IP3010, IP1060, IP800, IP810 ed IP305. Lo stesso discorso vale per gli adattatori analogici, per i terminali DECT con i gateway innovaphone IP1202 che garantiscono l’estensione delle funzionalità dell’innovaphone PBX al mondo DECT e per i dispositivi telefonici dove, accanto a telefoni IP241, IP200 ed IP110, spiccano i modelli IP222 ed IP232 di ultima generazione con il loro accattivante design.

Nell’infrastruttura telefonica di Burgo Group ha trovato impiego praticamente ogni dispositivo della gamma innovaphone, ma, tiriamo le somme con qualche altra cifra: oltre 2.000 licenze, 19 PRI e 33 BRI per un totale di 626 canali, 20 innovaphone PBX, 5 innovaphone VoIP gateway, poco meno di 120 adattatori analogici e ca. 160 celle IP DECT, 9 innovaphone Gateway IP DECT, ca. 850 telefoni IP, 230 telefoni DECT e 20 telefoni WiFi.

 

Conclusioni e sviluppi futuri


“L’essere stati all’altezza nel soddisfare le esigenze, spesso complesse, di un Gruppo così strutturato e importante è per noi una grande soddisfazione. La chiave del nostro successo è stata la possibilità e capacità di proporre tecnologie affidabili, stabili, veloci, integrabili tra loro e scalabili” conclude Simone Frison “In quest’ottica, le soluzioni VoIP di innovaphone ci hanno consentito di risolvere al meglio una situazione di partenza decisamente molto complessa.”

“Flessibilità, prestazioni, sicurezza nelle comunicazione e abbattimento dei costi in una infrastruttura ora gestibile centralmente. Anche i nostri dipendenti sono concordi nell’affermare che si è fatto un bel balzo in avanti per quanto riguarda funzionalità, praticità e sicurezza. Direi che non potevamo sperare di meglio!” conclude Ivan Nodari “Quello che ora stiamo valutando, è l’implementazione di applicazioni di Unified Communication che andrebbero a completare quanto realizzato finora e a migliorare ulteriormente la comunicazione interna.”

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